Se stai leggendo questo articolo, è molto probabile che tu abbia studiato l’inglese come seconda lingua. Ci sono circa 350 milioni di madrelingua inglesi ma, a seconda di come si misura la competenza, questa cifra può raggiungere gli 800 milioni o persino l’1,4 miliardi di persone che parlano questa lingua. Inoltre, dobbiamo dire che questo è un numero in crescita, e lo fa velocemente! Secondo la ricerca del British Council, ci sono circa un miliardo di persone che hanno studiato attivamente l’inglese nel 2014, e quel numero dovrebbe raddoppiare entro dieci anni.

Queste cifre sono davvero sorprendenti, ma allo stesso tempo, sono dati così inaspettati? L’inglese è parlato non solo nella sua terra d’origine, la Gran Bretagna, e le sue ex colonie, ma anche in una vasta gamma di paesi in tutto il mondo. Ancora più importante, l’inglese è diventato la lingua franca del XXI secolo. Per i viaggi, il mondo del business, l’istruzione e la semplice comunicazione, l’inglese diventa la lingua scelta. Ma fino a che punto e dove? Continua a leggere e potrai scoprirlo!

I paesi in cui si parla l’inglese

Ci sono, come ha dimostrato l’eminente linguista Braj Kachru, tre cerchie di inglese. Sapete probabilmente che l’inglese è la lingua madre dominante del Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Irlanda.

Ma potrebbe essere più sorprendente scoprire che si tratta di una lingua ufficiale di altre 63 nazioni tra cui l’India, il Pakistan, la Nigeria, le Filippine, il Sudafrica e Singapore. Inoltre, si tratta di una lingua ufficiale de facto di molti altri grandi paesi, come la Malesia, l’Israele e il Bangladesh, dove l’inglese è utilizzato nell’istruzione, nel governo e nelle imprese.

C’è anche un terzo gruppo di paesi in cui si parla l’inglese. In un mondo globalizzato, molti individui e governi hanno riconosciuto l’importanza dell’inglese come lingua franca dominante. Perciò, lo studio dell’inglese come seconda lingua è molto diffuso in tutta Europa, Asia e Sud America.

La conoscenza dell’inglese in Europa

Secondo le ricerche dell’Unione europea, il 38% dei cittadini dell’UE (esclusi quelli che hanno l’inglese come lingua madre) sono in grado di avere una conversazione in inglese. Tuttavia, la conoscenza dell’inglese non è equamente distribuita in tutto il continente. Come regola generale, i cittadini dell’Europa centrale e delle nazioni del nord parlano meglio l’inglese rispetto ai loro cugini mediterranei e orientali.

Il prestigioso EF English Proficiency Index Test misura il livello di competenza e conferisce ad ogni paese un punteggio su una scala di 100.

Secondo loro, ci sono nove paesi europei con un “livello altissimo”: Svezia (70,9), Paesi Bassi (70,6), Danimarca (70,1), Norvegia (67,8), Finlandia (65,3), Slovenia (64,9), Estonia (63,7 ), Lussemburgo (63,5) e Polonia (62,9).

Austria (61,9), Germania (61,8), Portogallo (60,6), la Romania (59,7), Belgio (59,1), Repubblica Ceca (59,0), Svizzera (58,4) e Ungheria (57,9) hanno tutti un “livello medio”.

Lettonia (57,2), Spagna (56,8), Slovacchia (56,3), Lituania (55,1), Italia (54,0) e Ucraina (52,6) hanno una “competenza moderata”.

Seguono, in coda alla lista, Francia (51,8) e Russia (51,6) con una “scarsa conoscenza della lingua”, mentre Turchia (47,6) e Azerbaijan (46,1) sono gli ultimi in classifica, con una “conoscenza molto scarsa della lingua inglese”.

La conoscenza dell’inglese in Asia

Le nazioni asiatiche hanno ottenuto dei buoni risultati rispetto alle loro controparti europee, anche se i loro livelli erano comprensibilmente inferiori alla media.

Nella parte superiore della classifica con un “alto livello” si trovano Singapore (61,1), Malesia (60,3) e India (58,2).

Molto vicino a questi paesi, con una “competenza moderata”, ci sono: Corea del Sud (54,5), Vietnam (53,8), Giappone (53,6), Taiwan (53,2), Indonesia (52,9) e Hong Kong (52,7).

Pakistan (49,9) e Cina (49,4) hanno una “scarsa conoscenza” della lingua, mentre Sri Lanka (47,9), Kazakistan (47,0), Thailandia (45,4), Mongolia (43,6) e Cambogia (39.2) sono stati considerati come paesi con un “livello di competenza molto basso” .

La conoscenza dell’inglese nel Sud America

L’Argentina (60,3) è l’unica nazione con un “altissimo livello” nel Sud America, mentre la Repubblica Dominicana (56,7) è l’unico con una “competenza moderata”.

La maggior parte dei paesi hanno quindi una “scarsa conoscenza” dell’inglese: Perù (52,5), Cile (51,9), Ecuador (51,7), Messico (51,3), Brasile (51,0), Costa Rica (50,5), Uruguay (50,3), Guatemala ( 49,7) e Panama (48,8).

Colombia (46,5), Venezuela (46,1) e El Salvador (45,5) sono considerati paesi con un “livello di competenza molto basso”.

Tutto sommato, nel mondo la conoscenza della lingua inglese è abbastanza diffusa e la sua importanza continua a crescere, come conferma il fatto che viene utilizzata per la comunicazione internazionale. E anche tutti i dati sopra riportati suggeriscono che la tendenza è destinata a rafforzarsi negli anni a venire.

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